Caos anziché musica

Anonimo

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  1. Cimourdain
     
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    Caos anziché musica


    Con il generale sviluppo culturale del nostro paese, è cresciuta anche la necessità di buona musica. In nessun momento e in nessun luogo un compositore ha mai avuto un pubblico più riconoscente. Il popolo si aspetta delle buone canzoni, ma anche dei validi lavori strumentali e delle buone opere.
    Alcuni teatri stanno presentando al nuovo pubblico sovietico, culturalmente maturo, l'opera di Shostakovich “Lady Macbeth” come un'innovazione e un traguardo. La critica musicale, sempre pronta a prestare il proprio servizio, ha lodato l'opera fino alle stelle, facendole guadagnare una gloria clamorosa. Il giovane compositore, invece di ascoltare delle critiche serie, che potrebbero aiutarlo per i suoi lavori futuri, ascolta solo complimenti entusiasti.
    Sin dal primo minuto, l'ascoltatore è scioccato da una deliberata dissonanza, un flusso confuso di suoni. Strappi di melodia, gli inizi di una frase musicale annegano, riemergono e scompaiono in un rimbombo rumoroso e strillante. Seguire questa "musica" è molto difficile, ricordarla è impossibile. Prosegue così praticamente per l'intera opera. Sul palcoscenico, il canto è rimpiazzato dagli strilli. Se per caso il compositore finisce sul sentiero della melodia chiara e semplice, si rigetta nel deserto del caos musicale, che in alcuni punti diventa una cacofonia. L'espressione che si aspetta l'ascoltatore è soppiantata da un ritmo selvaggio. Qui si suppone che la passione sia espressa dal rumore. Tutto questo non è dovuto alla mancanza di talento, o alla mancanza di un'abilità di rappresentare musicalmente emozioni forti e semplici. Qui la musica è deliberatamente rivoltata in modo che nulla possa ricordare qualcosa dell'opera classica, o avere qualcosa in comune con la musica sinfonica o con il linguaggio musicale semplice e popolare, accessibile a tutti. Questa musica è costruita sul rigetto dell'opera - la stessa base sulla quale l'arte "di sinistra" rigetta nel teatro la semplicità, il realismo, la chiarezza dell'immagine e il parlato spontaneo - che porta nel teatro e nella musica i peggiori elementi del "mejerholdismo" aumentati all'infinito. Qui abbiamo la confusione di sinistra al posto della naturale musica umana. Il potere della buona musica di avere effetto sulle masse è stato sacrificato per un tentativo piccolo-borghese e formalista di creare l'originalità tramite una clownerie a buon mercato. Un gioco di astuta ingenuità che può finire molto male. Il pericolo di questo andamento per la musica sovietica è chiaro. La distorsione "di sinistra" nell'opera nasce dalla stessa fonte della distorsione "di sinistra" nella pittura, nella poesia, nell'insegnamento e nella scienza. Le "innovazioni" piccolo-borghesi portano ad una rottura con la vera arte, la vera scienza e la vera letteratura.
    Il compositore di "Lady Macbeth" è stato forzato a mutuare dal jazz la sua musica nervosa, convulsiva e spasmodica per conferire "passione" ai suoi personaggi. Mentre i nostri critici, inclusi quelli musicali, giurano nel nome del realismo socialista, il palco ci serve, nella creazione di Shostakovich, la più volgare forma di naturalismo. Egli rivela i mercanti e le persone in modo monotono e bestiale. La mercantessa predatrice che raggiunge la ricchezza tramite l'omicidio è dipinta come una sorta di "vittima" della società borghese. Alla storia di Leskov è stato dato un significato che non possiede. Tutto ciò è grezzo, primitivo e volgare. La musica ringhia e grugnisce, e si soffoca per esprimere le scene d'amore nel modo più naturalistico possibile. E questo "amore" è sparso su tutta l'opera nel modo più volgare. Il doppio letto della mercantessa occupa la posizione centrale della scena. Su questo letto si risolvono tutti i "problemi". Nello stesso stile becero e naturalistico sono mostrate la morte per avvelenamento e la fustigazione, entrambe praticamente sul palco. Apparentemente, il compositore non ha mai considerato il problema di quello che il pubblico sovietico si aspetta dalla musica. Come se lo facesse deliberatamente, scrive la sua musica confondendo tutti i suoni in modo che raggiunga solo i logori "formalisti" che hanno perso tutto il loro gusto salutare. Ha ignorato la domanda della cultura sovietica di abolire tutta la grossolanità e la brutalità da ogni aspetto della vita sovietica. Alcuni critici chiamano satira la glorificazione del desiderio del mercante. Ma qui non c'è alcuna traccia di satira. Il compositore ha provato, con tutti i mezzi musicali e drammatici in proprio possesso, di suscitare la simpatia degli spettatori per il comportamento rozzo e volgare della mercantessa Katerina Ismailova.
    “Lady Macbeth” sta avendo un grande successo presso il pubblico borghese all'estero. Questa ammirazione non è dovuta al fatto che l'opera sia non-politica e confusa? Non è spiegabile dal fatto che solletica il gusto perverso dei borghesi con la sua musica nevrotica e irrequieta?
    I nostri teatri hanno speso una grande energia nel dare all'opera di Shostakovich una presentazione adeguata. Gli attori hanno mostrato un talento eccezionale nel dominare il rumore, le grida e i ruggiti dell'orchestra. Con la loro azione drammatica, hanno tentato di rinforzare la debolezza del contenuto melodico. Purtroppo, questo è servito solo a mostrare in modo ancor più vivido le caratteristiche volgari dell'opera. La recitazione di talento merita gratitudine, gli sforzi sprecati rammarico.

    Edited by Sojuz Koba 1961 - 6/3/2020, 16:18
     
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